Scala di difficoltà (Canyoning)

Testo originale: Normes de classement des espaces et itinéraires de canyonisme (FFME)

La valutazione vale per una portata media o ordinaria, in periodo di pratica normale, pertanto con un livello relativamente basso ma non necessariamente in periodo di secca. E’ calibrata su un gruppo di 5 persone, in situazione di scoperta del canyon (“a vista”) ed il cui livello di capacità sia adeguato al livello tecnico del canyon. Si intende inoltre per una pratica normale e ragionata, in un contesto di sicurezza ed efficienza dei movimenti (una ricerca personale di aumento della difficoltà non aggiungerà nulla alla quotazione iniziale).

I canyon sono quotati nella maniera seguente:

La lettera “V” seguita da una cifra da 1 a 7 (lasciando la scala aperta verso l’alto) per le difficoltà  legate alla verticalità .
La lettera “A” seguita da una cifra da 1 a 7 (lasciando la scala aperta verso l’alto) per le difficoltà  legate all’acquaticità .
Una cifra romana da I a VI per l’impegno e la durata (lasciando la scala aperta verso l’alto).

Possiamo quindi avere, per esempio, canyon quotati v2 a3 III oppure v5 a6 V, oppure v4 a5 III… Uno solo dei seguenti criteri, per colonna, determina l’appartenenza ad una categoria di difficoltà. Su un itinerario, il fatto di evitare un ostacolo o di utilizzare un tecnica specifica (calata guidata…) può determinare una quotazione inferiore. I salti sono, in genere, considerati facoltativi.

TABELLA DELLE DIFFICOLTÀ:

DIFFICOLTÀV: Carattere VerticaleA: Carattere Acquatico
1
Molto Facile
Nessuna calata, corda normalmente inutile per la progressione.
Nessun passaggio di arrampicata/disarrampicata.
Assenza d’acqua o marcia in acqua calma.
Nuotate facoltative.
2
Facile
Presenza di calate aventi accesso ed esecuzione facili inferiori ai 10 m.
Passaggi di arrampicata/disarrampicata facili e non esposti.
Nuotate non più lunghe di 10 m in acque calme.
Salti semplici inferiori a 3 m.
Scivoli corti o in leggera pendenza.
3
Poco Difficile
Verticali con portata debole.
Presenza di calate aventi accesso ed esecuzione facili inferiori ai 30 m, separate, da terrazzini che consentano il raggruppamento.
Posa di mancorrenti semplici.
Progressione tecnica che richiede attenzione (posa su appoggi precisi e la ricerca di un itinerario su un terreno che può essere scivoloso o instabile o accidentato o nell’acqua.
Passaggi di arrampicata/disarrampicata fino al 3c, non esposti che possono richiedere l’uso di una corda.
Nuotate non più lunghe di 30 m in acque calme.
Progressione in corrente debole.
Salti semplici da 3 m a 5 m.
Scivoli lunghi o con pendenza media.
4
Abbastanza Difficile
Verticali con portata debole o media che possono cominciare a porre problemi di squilibrio o bloccaggio.
Presenza di calate aventi accesso difficile e/o superiori ai 30 m.
Concatenamento di calate in parete con soste confortevoli.
Necessaria gestione degli sfregamenti.
Posa di mancorrenti delicati, calate o arrivi di calate non visibili dall’armo, ricezione in vasca in cui nuotare.
Passaggi di arrampicata/disarrampicata fino al 4c o A0, esposti e/o che possono richiedere l’uso di tecniche di assicurazione e progressione.
Immersioni prolungate comportanti una perdita di calore piuttosto consistente
Corrente media.
Salti semplici da 5 m a 8 m.
Salti con difficoltà  di partenza, di traiettoria o di ricezione inferiori ai 5 m.
Sifoni larghi, ma inferiori a 1 m per lunghezza e/o profondità.
Scivoli molto lunghi oppure a forte pendenza.
5
Difficile
Verticali con portata media o forte, superamento difficile che necessita una gestione della traiettoria o dell’equilibrio.
Concatenamento di calate in parete con soste aeree.
Superamento di vasche durante la discesa.
Superficie scivolosa o presenza di ostacoli.
Recupero della corda difficoltoso (in posizione di nuoto…).
Passaggi di arrampicata/disarrampicata esposti fino al 5c o A1.
Immersioni prolungate in acqua fredda comportanti una perdita di calore notevole.
Progressione in corrente abbastanza forte, tale da incidere sulla traiettoria del nuoto, sul superamento delle marmitte, sulle possibilità  di sosta, sugli ingressi in corrente.
Difficoltà obbligatorie legate a fenomeni di acqua bianca (rulli, nicchie, vortici…) che possono provocare un bloccaggio temporaneo del torrentista.
Salti semplici da 8 m a 10 m.
Salti con difficoltà  di partenza, di traiettoria o di ricezione inferiori da 5 m a 8 m.
Sifoni larghi, ma inferiori a 2 m per lunghezza e/o profondità .
6
Molto Difficile Esposto
Verticali con portata forte o molto forte.
Cascata consistente.
Superamento difficile che necessita una efficace gestione della traiettoria o dell’equilibrio.
Installazione delle soste difficile: messa in opera delicata di armi naturali (blocchi incastrati…).
Accesso alla partenza della calata difficile (installazione di mancorrenti delicati…).
Passaggi di arrampicata/disarrampicata esposti fino al 6a o A2.
Superficie molto scivolosa o instabile.
Vasca di ricezione fortemente turbolenta.
Progressione in corrente forte, tale da rendere difficoltosi il nuoto, il superamento delle marmitte, la sosta, l’ingresso in corrente.
Movimenti di acqua marcati (rulli, nicchie, controcorrenti, onde, vortici…) che possono provocare un bloccaggio prolungato del torrentista.
Salti semplici da 10 m a 14 m.
Salti con difficoltà  di partenza, di traiettoria o di ricezione inferiori da 8 m a 10 m.
Sifoni larghi, ma inferiori a 3 m per lunghezza e/o profondità .
Sifone tecnico fino a 1 m eventualmente con corrente.
7
Estremamente Difficile
Molto Esposto
Verticali con portata molto forte o estremamente forte.
Cascata molto consistente.
Superamento molto difficile che necessita l’anticipo e la gestione specifica della corda, della traiettoria, dell’equilibrio e del ritmo di discesa.
Passaggi di arrampicata/disarrampicata esposti superiori al 6a o A2.
Visibilità  limitata ed ostacoli frequenti.
Possibili passaggi in corso o alla fine della calata in una o più vasche con movimenti d’acqua potenti.
Controllo della respirazione, passaggio(i) in apnea.
Progressione in corrente forte, tale da rendere molto difficoltosi il nuoto, il superamento delle marmitte, la sosta, l’ingresso in corrente.
Movimenti di acqua violenti (rulli, nicchie, controcorrenti, onde, vortici…) che possono provocare un bloccaggio prolungato del torrentista.
Salti semplici superiori a 14 m.
Salti con difficoltà  di partenza, di traiettoria o di ricezione superiori a 10 m.
Sifoni superiori a 3 m per lunghezza e/o profondità .
Sifone tecnico superiore a 1 m con corrente o senza visibilità.

TABELLA IMPEGNO / DURATA:

Attenzione, questi tempi di riferimento devono essere ponderati in funzione del profilo reale del gruppo.

IMPEGNO/
DURATA
CRITERI
IPossibilità  di porsi fuori dalla piena facilmente.
Scappatoie facili presenti su tutte le parti del percorso.
Tempo di percorrenza del canyon (avvicinamento, discesa, rientro) inferiore a 2 ore.
IIPossibilità  di porsi fuori dalla piena in al massimo in 15 minuti di progressione.
Scappatoia/e raggiungibili in al massimo ½ ora di progressione.
Tempo di percorrenza del canyon fra 2 e 4 ore.
III Possibilità  di porsi fuori dalla piena in al massimo in 30 minuti di progressione.
Scappatoia/e raggiungibili in al massimo 1 ora di progressione.
Tempo di percorrenza del canyon fra 4 e 8 ore.
IVPossibilità  di porsi fuori dalla piena in al massimo in 1 ora di progressione.
Scappatoia/e raggiungibili in al massimo 2 ore di progressione.
Tempo di percorrenza del canyon fra 8 ore e 1 giornata.
VPossibilità  di porsi fuori dalla piena in al massimo in 2 ora di progressione.
Scappatoia/e raggiungibili in al massimo 4 ore di progressione.
Tempo di percorrenza del canyon fra 1 e 2 giornate.
VIPossibilità  di porsi fuori dalla piena in più di 2 ore di progressione.
Scappatoia/e raggiungibili in un tempo superiore a 4 ore di progressione.
Tempo di percorrenza del canyon superiore a 2 giorni.

Conformemente alle normative di sicurezza, i praticanti devono sempre dare prova di discernimento e ricordare che l’ambiente “canyon” può essere mutevole. Certe piene, in particolare, possono modificare considerevolmente la morfologia di un canyon, al punto da cambiare la quotazione iniziale.

Documento estratto da “Classificazione standard di spazi e percorsi canyoning realizzato dalla Federazione francese di montagna e l’arrampicata (FFME) con la Federazione Francese di speleologia(FFS) e consultazione con il Sindacato Nazionale delle Guide di Montagna (SNGM), il Sindacato Nazionale dei Professionisti d’arrampicata e di canyon (SNAPEC), il Sindacato Nazionale dei Professionisti di speleologia e di canyon (SNPSC) e la Federazione dei Club Alpin Francesi(FCAF).

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